Riempirsi per essere importanti
“Ognuno vale tanto
quanto le cose a cui dà importanza.”
Marco Aurelio
Importante da [importare] del lat. [in] in, dentro e [portare] condurre. Per essere importanti occorre arricchirsi dentro. #parolecheamo
— (íղ)Տɑղօ ҽ ՏɑӀѵօ (@1lampodigenio) 22 Gennaio 2014
Cosa o chi è quindi realmente importante? E rispetto a cosa o a chi si è importanti? Qual è il suo significato?
Non si può comprendere la vera portata di questa comunissima e spesso abusata parola prescindendone dall’etimologia. Per essere importanti occorre portare dentro di sé qualcosa, occorre riempiersi di qualcosa, che è già dentro di noi o che viene dall’esterno e che contribuisce ad umentare la consapevolezza che ognuno ha di sé rispetto a quello che è fuori di sé.
Presuppone un lavoro su se stessi.
Importante quindi non è la qualifica di fama, di grossa responsabilità. Non è solo questo.
Ha una connotazione più profonda, meno assoluta e più relativa in cui ogni gesto assume importanza quando è espressione di una forte coscienza.
Una persona diventa importante quando è in grado di accrescere questa coscienza che ci vive dentro, diventa importante nel momento in cui la rendiamo partecipe delle nostre attenzioni.
Siamo quindi importanti nella misura in cui riusciamo a riempirci con rispetto della considerazione altrui.