Gennaio 27 2014

Il giorno della memoria?

Olocausto dal gr. [Olos] tutto e [kayston] bruciato.
“Non milioni di persone furono bruciate ma le coscienze e la dignità dell’uomo.”

memoria

Un giorno per ricordare, per fare memoria, 364 per dimenticare. Dimentichiamo con tanta facilità che abbiamo bisogno di una giornata per ricordare.

Memoria è trasmettere ciò che ci è stato lasciato perchè ricordassimo. Dunque pensiamo che il genocidio ci sia stato lasciato perchè oggi ne potessimo fare memoria? Campi di concentramento costruiti perchè oggi potessimo ricordarne?
E’ forse un modo per ripulire le coscienze che nel corso dell’anno si sporcano? Perchè il ricordo del passato deve essere un monito per il futuro, un insegnamento.
Siamo capaci di rendere quell’infame sacrificio, sebbene il sacrificio sia quello di immolazione sull’altare al fine di rendere sacro, motivo di civiltà? Oppure anche noi continuiamo ogni giorno a perpretare sull’altare dell’umana follia tributi esecrabili?
Auschwitz
La memoria è il rispetto prima verso se stessi, della propria dignità e poi sarà il rispetto che ognuno di noi riuscirà ad esercitare verso chi ci vive accanto, verso chi incrociamo nella vita.

La shoah si ricompie ogni volta che una donna viene ammazzata, ferita. Ogni volta che discriminiamo un omosessuale. Ogni volta che un barcone affonda in balia delle onde e e del disinteresse ed egoismo degli uomini.

Fare memoria è ricordare non in modo passivo ma operare cambiamenti consequenziali evitando di buttare nella terra quel sale che brucerà ancora impedendo che nascano nuovi fiori.